Aereo russo Tu-154 precipitato ieri. Quali novità ci sono a distanza di 24 ore?


Ad un giorno di distanza dal tragico incidente sul Mar Nero che ha coinvolto l’aereo russo Tu-154 diretto in Siria non possiamo fare a meno di esprimere il nostro più sentito cordoglio per le vittime.
Riportiamo qui di seguito un articolo uscito stamane sul quotidiano Meduza https://meduza.io:

Aereo russo Tu-154 precipitato ieri. Quali novità ci sono a distanza di 24 ore?

Il 26 dicembre è stato dichiarato giorno di lutto nazionale in Russia per le vittime dell’incidente che ha coinvolto l’aereo Tu-154, che avrebbe dovuto portare in Siria l’Aleksandrov Ensamble, il coro dell’Esercito russo. Sulle acque del Mar Nero continuano le ricerche. I primi corpi ritrovati delle vittime sono già giunti a Mosca per permetterne il riconoscimento. “Medusa” racconta cosa si conosce dell’accaduto a un giorno di distanza. 

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I primi corpi delle vittime ritrovati sul luogo dell’incidente aereo sono arrivati a Mosca per le operazioni di riconoscimento.
Nelle prime 24 ore dal tragico evento sono 11 i corpi e 154 i frammenti dell’aereo ritrovati. Il riconoscimento delle vittime si effettuerà con l’aiuto di test genetici, i parenti delle persone che si trovavano a bordo sono stati chiamati a fornire dei campioni di DNA.
Sul luogo dell’incidente continua a lavorare il gruppo di investigazione.
In base ai dati registrati dai radar è stato stabilito che il Tu-154 è precipitato in acqua a 6 chilometri dalla riva, ma il Ministero della Difesa ha già specificato che i frammenti dell’aereo e i corpi delle vittime potrebbero essere portati dalla forte corrente marina verso l’Abcasia. Nell’operazione sono coinvolti 158 sommozzatori, la maggior parte dei resti e dei corpi, infatti, si trova a grandi profondità. Il comandante capo delle forze aeree e spaziali Viktor Bondarev ha assicurato che le scatole nere verranno recuperate non appena i sub troveranno il corpo centrale dell’aereomobile. Per ragioni di sicurezza non erano previsti trasmettitori radio nelle scatole nere del veivolo militare.
È poco probabile l’ipotesi di un atto terroristico. Questo è quanto sostiene Maksim Sokolov, ministro dei trasporti e capo della Commissione governativa d’inchiesta sulle cause dell’incidente. Come hanno evidenziato gli interlocutori del “Kommersant” del settore sicurezza, in caso di esplosione a bordo, questa sarebbe stata registrata dagli stati vicini, che stavano anch’essi monitorando il volo, da cui non è però pervenuta nessuna informazione che dia credito all’ipotesi di un attentato terroristico. Dalle fonti dell’agenzia di stampa russa TASS emerge che il rifornimento ad Adler non era previsto, e che a bordo, prima del rifornimento, sono saliti solo funzionari doganali e agenti di polizia di frontiera. Anche questo fatto farebbe escludere che sia stato piazzato un ordigno esplosivo a bordo. Alcuni testimoni oculari raccontano di aver visto un’esplosione sui cieli del Mar Nero. Secondo i dati raccolti dall’interlocutore dell’ “Interfacs” del gruppo operativo, la forte luce registrata dalle telecamere di sorveglianza a distanza di mezzora dall’incidente del Tu-154 non avrebbe nessun legame con il tragico evento.
Le versioni principali: errore dei piloti o guasto tecnico. In base alle informazioni sull’equipaggio del volo è certo che il comandante Roman Volkov aveva circa 3500 ore di volo in attivo, incluse zone “calde”. A bordo c’era anche il navigatore Aleksandr Petuchov, che aveva fatto parte dell’equipaggio del Tu-154 durante l’atterraggio di emergenza avvenuto con successo a Čkalovsk, vicino a Mosca. Non c’è nessun riferimento diretto ad un possibile guasto tecnico. Appena dopo il decollo, l’aereo ha smesso di rispondere alle comunicazioni radio ed è scomparso dai radar.
Lunedì in Russia è stato dichiarato giorno di lutto nazionale in onore delle vittime. È stata proclamata giornata di lutto nazionale anche in Bielorussia dal presidente Aleksandr Lukashenko. In onore di Elizaveta Glinka (conosciuta come “Dottoressa Liza”), presidentessa della fondazione “Fair Aid”, scomparsa anch’ella nel tragico incidente, verrà intitolato uno dei centri medici del Ministero della Difesa.
Il capo del governo ceceno Ramzan Kadyrov ha già deciso di attribuire il nome di Glinka ad un ospedale infantile della capitale, Groznyj, mentre il sindaco di Ekaterinburg Evgenij Rojzman ha proposto di renderle omaggio intitolando in onor suo un ricovero per anziani. Nella Duma di Mosca hanno già annunciato di essere pronti a valutare le proposte di altre targhe in onore della dottoressa Glinka e dei membri del collettivo di Canto e Ballo dell’esercito russo “Aleksandrov”.

Articolo originale in russohttps://meduza.io/feature/2016/12/26/krushenie-tu-154-chto-izvestno-spustya-sutki
Traduzione: Elena Bulgarelli

 

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