Riti e tradizioni: la Масленица!


Ed ecco iniziata la Масленица, una festa che si perde nella notte dei tempi e che grosso modo può essere paragonata al carnevale (o settimana “grassa”, visto che Масленица deriva dalla parola масло che vuol dire “olio” o “burro”) .

La sua origine deriva probabilmente da festività pagane greche e romane in onore del dio Bacco e di Saturno. Le popolazioni slave in questo periodo dell’anno avevano l’usanza di festeggiare la fine dell’inverno e l’avvento della primavera. Per l’ occasione si accendevano falò e si mangiavano i блины (molto simili alle crêpes o crespelle). Ma perché proprio i блины? – vi chiederete. Be’ perché il блин simboleggia il sole.

Oggi questa festività cade nella settimana precedente l’inizio del grande digiuno pasquale (della quaresima) e dura complessivamente 7 giorni. Sono sette giorni di festa, nei centri delle città ci si diverte – si canta, si balla, si mangia.

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Масленица. Проводы зимы. Россия XVII век. Холст, масло. 120 х 205 см.
Maslenitsa. Di congedo all’inverno. Russia XVII secolo. Olio su tela. 120 x 205 cm

 

Come vedete, le tradizioni pagane paleo-slave si fondono con quelle monoteiste (in questo caso cristiane), un po’ come succede in molti paesi del mondo.

È una festa da sempre molto variopinta e gioiosa.

Dovete sapere che la tradizione vuole che ogni giorno della масленица abbia un nome diverso, questo perché ogni giorno si accompagna a determinati riti:

– Il primo giorno della Масленица è oggi, lunedì, e si chiama «встреча» (incontro).
In questo giorno veniva “addobbata” una specie di bambola-fantoccio, generalmente di paglia, e create delle montagnette di neve.

– il martedì si chiama «заигрыш» (inizio dei giochi): si costruivano fortezze di neve e si cantavano le частушки (una sorta di filastrocche musicate in rima tipicamente russe).

– il mercoledì si chiama «лакомка» (del goloso). In questo giorno i generi andavano dalle suocere a mangiare i блины;

– il giovedì «разгул» (della gioia) è il giorno più allegro. La bambola-fantoccio veniva portata in giro su un carro, si cantava, si andava per le case a fare gli auguri;

– il venerdì è chiamato «тещины вечерки» (le serate della suocera). In questo giorno era il genero a ricevere a casa propria la suocera per offrirle i блины;

– il sabato è chiamato «золовкины посиделки» (le chiacchiere tra le sorelle del marito). La nuora faceva dei regali alle cognate (sorelle del marito). In questo giorno si bruciava la bambola-fantoccio;

– l’ultimo giorno della Масленица è la domenica, chiamata «проводы» (i saluti o il congedo) secondo la tradizione paleo-slava, e «прощеный день» o «прощеное воскресенье» (giorno del perdono o domenica del perdono) secondo la tradizione cristiana. Finiscono i festeggiamenti, si accendono i falò per far sciogliere la neve e cacciar via il freddo.

Oggi, soprattutto nelle città, è difficile che questi antichi riti vengano ancora rispettati, ma i festeggiamenti ci sono eccome – con danze, giochi, balli e canti… e ovviamente non mancano i блины!!!

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Guardate questo video girato l’anno scorso in Siberia: https://www.youtube.com/watch?v=VCirEapkgrc

O questo servizio girato a Mosca nel 2014: https://www.youtube.com/watch?v=SL4TvTbsdNI

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